MNO-288

competition
2015
Manno
CH



BELLAVISTA - nuova sala polivalente

(Arch. Juan M. Campopiano + LOKOMOTIV.archs office)

Se si fanno opere in serie, non si è architetti ma operai: e questo perché dal mio punto di vista, l’architettura è invenzione, e in quanto invenzione è arte. (Oscar Niemeyer)

L’intervento proposto concerne la realizzazione di un nuovo luogo urbano eterogeneo d’incontro e adatto ad attività diverse, il cui inserimento nel tessuto costruito esistente ha origine nella presenza di un setto murario in pietra a secco che, riproposto parallelamente e alla giusta distanza, genera diverse situazioni spaziali e sostiene come basamento i volumi contenenti le funzioni richieste.
Un asse centrale struttura l’intero progetto, percorrendo da nord a sud ogni volume costituenti il complesso, che disposti ludicamente, conferiscono, tramite le variegate tipologie tettoniche, una scala umana che l’impiego di un'unica stecca volumetrica contenente le funzioni non offrirebbe.
I suddetti volumi si aggettano verso est generando lo spazio flessibile semicoperto atto ad albergare le manifestazioni pubbliche comunali, e verso ovest, a cavallo del corridoio vetrato longitudinali, tramite grandi vetrate racchiudendo insieme agli edifici posti agli stremi della circolazione, il parco naturalmente terrazzato predisposto come spazio di svago vegetale e anfiteatro naturale delle attività che le esigenze dell’intero edificio e le sue funzioni possano richiedere.
Al piano terra, oltre al muro preesistente al ciglio della strada comunale, un secondo muro, anche essi in sasso, facente parte del progetto come vera e propria traccia generatrice di spazi, ha la doppia funzione di delineare gli ambienti esterni e di sostenere strutturalmente le volumetrie di progetto soprastanti, riprendendo il linguaggio materico preesistente del sistema in pietra a secco.
Al di là di questo limite murario si susseguono locali di deposito e di stoccaggio dei vini, i quali diventano protagonisti di una funzione aggiunta che, assieme alla creazione di uno spazio adibito alla degustazione soprastante questo pianterreno, differenzia maggiormente questo nuovo centro urbano che vuole essere un fulcro di incontro sociale e professionale, uno scambio di idee e una vetrina anche per gli elementi della cultura (in questo caso vitivinicola) locale.
I posteggi chiudono lo spazio al pianterreno, il cui accesso è garantito da un passaggio diretto con la strada principale antistante.
Dal pianterreno il passaggio al piano superiore esterno avviene tramite una rampa lenta che approda alla passerella superiore, vero e proprio asse distributivo di tutti gli ambienti funzionali di progetto che si susseguono ortogonalmente ad essa e il cui linguaggio geometrico e volumetrico si distingue individualmente.
Il primo oggetto che il visitatore incontra e che fa da testata all’intervento costruito è una biblioteca pubblica, con spazi di lettura e di svago, la cui particolarità è l’altezza di un piano che svetta internamente ed esternamente grazie alla conformazione del tetto a due falde con una pendenza spiccata; procedendo lungo la passerella si susseguono un volumi a due piani che ospitano differenti attività: il primo locale è adibito a sale uffici e riunioni¬, il secondo e il terzo volume ospitano i bagni pubblici (rispettivamente i bagni per i disabili, donne e uomini)al piano inferiore il locali di degustazione dei vini e multiuso al piano superiore. L’ultimo oggetto che chiude questo percorso in elevazione è caratterizzato dalla forte flessibilità interna che offre, in quanto presenta spazi capienti che possono venir allestiti tramite l’uso di pannellatura ad orazioni interne, rassegne filmografiche, riunioni degli scout, e pre-asilo. Quest’ultimo godrebbe di un personale accesso alla zona verde esterna, che diviene così un piccolo ed intimo parco verde adibito al gioco dei bambini.
La passerella culmina in una rampa concisa che porta al livello della strada.
Lo spazio urbano anteriore a questo sistema di piccoli edifici è progettato tramite l’impiego di una pavimentazione minerale alternata alla presenza di angoli verdi, il tutto corredato da gradinate che conferiscono un carattere topografico alla piazza, in modo che questa riprenda il naturale andamento del terreno collinare preesistente.


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